Il riscaldamento a gas è uno dei più diffusi in Italia e con la brutta stagione l’incidenza in bolletta del costo di gestione si fa sentire e non poco. Si tratta di una fonte di energia molto importante, almeno per il momento, in ogni caso migliore rispetto agli idrocarburi più pesanti, perché produce meno CO2 e nessun prodotto secondario di combustione.
È però importante capire cosa si fa risparmiare, per fare in modo che l’investimento di passare il riscaldamento a gas si riveli la scelta più conveniente con la creazione di un ambiente sostenibile e piacevole.
Abbassare la temperatura dei termosifoni
Il clima invernale ideale dovrebbe garantire una temperatura compresa tra 18 e 20 gradi in ambiente domestico, con umidità controllata per poterla percepire come gradevole.
Se si riesce a garantire le condizioni ottimali, è inutile tener accesi i termosifoni di continuo e il bruciatore al massimo. Inoltre è necessario ricordare come l’inerzia dell’acqua presente all’interno dei caloriferi consenta di tenerli spenti quando hanno raggiunto la massima temperatura e di godere della buona quantità di calore che tempi piuttosto lunghi.
Limitare le dispersioni
In casa la soluzione migliore è sempre quella di coibentare interno ed esterno, ma in alcuni casi può risultare una spesa piuttosto onerosa, che richiede investimenti a carico di intonaci, sottotetto e infissi.
Gli incentivi attualmente permettono di azzardare anche spese impegnative, visto che si può coprire fino al 110% in sconto di imposta e i rientri legati al risparmio energetico contribuiscono a ripagare i costi di intervento in alcuni anni.
In ogni caso è importante limitare il più possibile le dispersione di calore tra le stanze e verso l’esterno, creando barbiere di isolamento questi si fanno con porte finestre con vetri doppi.
Anche adottare soluzioni per la vita di ogni giorno che consumano meno energia, come per esempio utilizzare la doccia invece della vasca da bagno e non coprire i caloriferi con i panni da asciugare favorisce un miglior rapporto con le spese.
L’energia trasmessa all’acqua libera della vasca o al vapore di asciugamento viene dissipata e aumenta umidità nella stanza in maniera decisamente sconveniente perché rende peggiore e più fastidiosa la percezione di caldo e freddo.
Installare le termovalvole
Si tratta di dispositivi che permettono di regolare la quantità di calore che viene prodotta ed emessa e regolare così il riscaldamento soltanto dove serve effettivamente. Ce ne sono passive, controllate semplicemente con sistemi basati su termocoppie oppure attive a controllo digitale.
Si associano a ogni tipo di riscaldamento, in aria o a pavimento e permettono di bloccare la distribuzione del caldo in ambienti dove non è necessaria. Funzionano al meglio se le porte interne sono chiuse e coibentate, considerando che la differenza di temperatura da gestire è comunque minore rispetto al rapporto con l’esterno e quindi spesso un comune tamburato a celle esagonali è sufficiente.
Installare caldaie a condensazione
Visto che ci sono gli incentivi ancora attivi di cui si può approfittare, questo è un ottimo momento per passare dalla vecchia caldaia tradizionale a quella a condensazione, una tecnologia che sfrutta anche il vapore acqueo presente nei fumi di scarico per incrementare l’efficienza e per spendere quindi meno in bolletta.
I sistemi installati nelle caldaie moderne permettono di regolare l’intensità della temperatura in base agli effettivi bisogni, riducendo i consumi e gli sprechi. Se poi si sceglie di utilizzare forniture di gas green, rispettoso per l’ambiente si possono ottenere anche ulteriori sconti e vantaggi, combinando l’efficenza dei bruciatori con un rapporto più maturo con il consumo.
Questo permette soprattutto di allontanarsi dalla tendenza che per anni ha portato a grossi sprechi, cioè quella di credere che il caldo si ottenga solo alzando al massimo i radiatori, senza tenere in considerazione umidità, dispersioni e rendimento degli impianti.