Impianto TV a cascata: come funziona

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impianti tv a cascata

Con l’avvento del segnale digitale sulle nostre televisioni, l’offerta di contenuti si è allargata a dismisura. Ed ecco che, così, nelle proprie abitazioni inizia una vera e propria “battaglia” su cosa guardare, dato che ognuno ha le sue preferenze in fatto di canali e programmi. Dunque, la soluzione migliore è quella di avere un impianto con più prese, così da avere nel maggior numero di stanze possibili una presa dell’antenna, così da poter posizionare più TV in casa, e fare tutti contenti. 

Come funziona un impianto tv a cascata

Nel sistema a cascata si parte da una presa, e da lì si vanno ad unire le altre. Esemplificandola in modo pratico, se per esempio nel nostro impianto di casa è presente una sola presa TV, possiamo partire da quella e proseguire con l’aggiunta nelle altre stanze di nuove prese, senza dover risalire a monte dove è posizionata l’antenna, e dover far partire da lì mediante un punto di ripartizione dei segnali. Comunque, è buona norma effettuare prima delle verifiche sull’impianto, specialmente se questo è situato in un condominio, così da valutare se è l’effettiva scelta giusta da applicare alla situazione.
Teniamo comunque presente che un sistema a cascata permette di realizzare diverse tipologie di impianto, secondo le esigenze specifiche. Possiamo riassumerle in tre distinte:

  • in cascata
  • radiali
  • ibride

Nel sistema a cascata, le prese vengono collegate tra di loro in serie. Come detto, è comodo perchè non necessita di doversi collegare ad un punto di ripartizione. Questo schema è utilizzabile senza problemi anche dai segnali SAT.

Sistema radiale

Nel sistema radiale, ogni presa è provvista di un cavo indipendente. Tali cavi delle varie prese vengono poi fatti confluire verso un unico punto di ripartizione del segnale. 

Sistema ibrido

Infine, nel sistema ibrido si vanno ad integrare entrambe le tipologie, a cascata e radiale. 

É da considerare che, se si dispone di digitale terrestre, è consigliabile installare un decoder in ogni presa, e nell’eventualità di spostare la smart card nel decoder nel momento in cui si desidera vedere un programma pay. Quindi in questo caso bisogna valutare bene quale schema utilizzare. Ma non disperate, perchè in tutto questo Eureka Evolution saprà consigliarvi al meglio e, mediante i loro esperti, fornirvi la soluzione migliore in base alle caratteristiche del vostro impianto.

Realizzazione pratica

Come accennato in precedenza, prima di procedere è necessario fare una verifica sull’impianto. Tenete infatti presente che se l’impianto del vostro condominio è in cascata, avrete due cavi. Il primo cavo è in arrivo verso il vostro appartamento, mentre il secondo è in partenza dal vostro appartamento. É quindi fondamentale non staccare nessuno dei due cavi. Se solo ne andassimo a staccare anche uno, verrebbe a mancare il segnale in tutti i collegamenti successivi al nostro. Ma anche quelli precedenti, con un segnale degradato e di bassa qualità. Questo perchè la linea non risulterebbe più “terminata” per questi ultimi, mentre per i successivi sarebbe semplicemente interrotta. In alternativa, il sistema condominiale potrebbe essere in derivazione.
Una volta che ci siamo assicurati che il sistema è in ordine, possiamo passare a fornire il nostro appartamento di più prese. Per fare questo, come detto, possiamo optare per il sistema in cascata o radiale. Nel sistema a cascata, essendo collegate in serie tutte le prese, viene introdotta un’attenuazione di passaggio ed una di prelievo. Mediante l’introduzione nell’impianto di un divisore o splitter, con attenuazione minima a 8db. così facendo si ottiene un segnale omogeneo su tutte le prese.
Scegliendo i materiali adeguati, è possibile realizzare un sistema a cascata con ben quattro prese in cascata. Considerando l’attenuazione di prelievo differenziata, si può ipotizzare di inserire le prese nel seguente ordine: 10db, 8db, 4db, 0db. Per avere però un decoder DTT, è comunque necessario introdurre un amplificatore con guadagno di almeno 15db. Se invece il sistema dell’impianto condominiale fornisce di per sè segnali forti, l’amplificatore non è necessario.