Quando si avvicina la stagione calda, sono in molti a domandarsi se sia necessario provvedere alla manutenzione del condizionatore della propria abitazione o se sia sufficiente verificare che funzioni prima di metterlo in funzione.
Non esistono obblighi di legge a stabilire l’effettiva necessità della manutenzione dei condizionatori d’aria, come invece avviene per quanto riguarda il riscaldamento invernale e le caldaie, quindi sono molte le persone che preferiscono soprassedere, magari per risparmiare qualche soldo, salvo poi trovarsi di fronte ad emergenze, che causano interventi straordinari, che alla fine risultano ben più costosi di quanto non lo sarebbe stato la semplice manutenzione ordinaria.
Ma non ci sono solo motivi economici a rendere indispensabile la manutenzione dell’impianto dell’aria condizionata e ora andremo a vedere quali sono gli altri, insieme ai periodi dell’anno più indicati per svolgerla e agli intervalli di tempo consigliati tra un controllo e l’altro.
I vantaggi della manutenzione periodica del condizionatore
Come abbiamo avuto modo di dire in precedenza, sono molti i vantaggi alla base di una corretta manutenzione periodica del condizionatore di casa.
- Pulizia dei filtri
In primis ci riferiamo ad una questione prettamente igienica, in quanto andando a cambiare o a pulire i filtri, andremo a rimuovere sia lo sporco, sia i batteri che eventualmente si sono annidati all’interno, con il risultato di ottenere un’aria non solo rinfrescata, ma anche più sana e priva di ogni cattivo odore.
E a ciò si lega anche la possibilità, sostituendo o pulendo i filtri del condizionatore, di avere un’aria privata dai pollini, che sono sempre più spesso responsabili di tante allergie, purtroppo persino all’interno delle nostre abitazioni.
- Risparmio economico
Ma dovremmo pensare anche al fattore economico: infatti una corretta pulizia dei filtri del climatizzatore permette un passaggio dell’aria più fluido e, di conseguenza, un minor consumo di energia elettrica. Da ciò è evidente che andremmo a spendere molto meno in bolletta, specie se abbiamo intenzione di tenere l’aria condizionata accesa per molte ore consecutive.
- Minore impatto ambientale
Senza considerare che un minor consumo energetico è da consigliare anche a livello di impatto ambientale.
- Minore rumorosità
A livello pratico, invece, possiamo aggiungere che la pulizia dei filtri e delle unità consente di ridurre la rumorosità dell’impianto di condizionamento. Questo con ovvi vantaggi per gli abitanti della casa, ma anche dei vicini, specie se si risiede in condominio.
Il periodo migliore per la manutenzione
Non esiste un periodo più indicato per sottoporre a manutenzione il proprio climatizzatore. Tuttavia è consigliabile farlo prima di iniziare a sfruttarlo a pieno regime. La primavera, quindi, è senza dubbio un momento opportuno.
Conviene non aspettare troppo a chiamare una ditta specializzata, perché più si avvicina l’estate, più si rischia di non riuscire a prendere appuntamento in tempo.
Tuttavia possiamo affermare che un controllo annuale al condizionatore sia indispensabile, per evitare brutte sorprese e per garantirne il corretto funzionamento.
A questo punto è bene distinguere tra i diversi tipi di impianto. I condizionatori che si occupano esclusivamente del raffrescamento dell’aria possono essere controllati una volta all’anno. Diverso è il discorso per quanto riguarda i climatizzatori a pompa di calore.
Questi ultimi, se utilizzati come fonte di riscaldamento primaria, oltre alla funzione di raffrescamento, andrebbero infatti controllati più volte durante l’anno. Anche se bisogna sempre considerare l’uso più o meno intensivo che si fa di questi impianti, insieme alla qualità dell’aria esterna, valutando la percentuale di smog e polveri presenti.
La manutenzione ordinaria e quella straordinaria
Con il termine di manutenzione ordinaria, intendiamo tutti quegli interventi di routine, da svolgere almeno una volta all’anno per preservare il corretto funzionamento del climatizzatore e gli altri aspetti di cui abbiamo parlato in precedenza.
La manutenzione ordinaria del condizionatore comprende dunque la pulizia dell’unità esterna, dell’unità interna e dei relativi filtri, che saranno igienizzati con detergenti e prodotti specifici.
Appartengono invece alla manutenzione straordinaria il controllo dei livelli del gas. Utile questo per scongiurare il rischio di perdite (che farebbero aumentare i consumi e diminuire le prestazioni), insieme al controllo del funzionamento del condensatore.