Quando sostituire il condizionatore

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Sostituzione del condizionatore: quando si fa

La sostituzione del condizionatore è fondamentale per determinati fattori, che possono determinare un malfunzionamento, quali:

  • Età superiore ai 10 anni;
  • Riparazioni costose;
  • Inefficienza del dispositivo;
  • Guasti frequenti;
  • Utilizzo di freon R-22;
  • Ambiente non confortevole.

Età superiore ai 10 anni


In primo luogo è possibile che il proprio condizionatore abbia un’età superiore ai 10 anni, sufficiente per effettuare una sostituzione senza aspettare che il dispositivo si guasti. L’età massima di un condizionatore può arrivare a 15 anni ma si necessita di una manutenzione sempre più costante e costosa.

Riparazioni costose

In secondo luogo, è possibile che il condizionatore sia diventato inefficiente e le spese di riparazione troppo costose. Nello specifico, qualora il dispositivo abbia un rating SEER e un COP è necessario pagare elevate somme di denaro solo per garantire il funzionamento. Qualora il SEER del proprio condizionatore sia inferiore a 13, è possibile sostituirlo con un dispositivo avente un’unità più efficace e capace di diminuire i costi.
Le riparazioni costose possono essere un problema e, a seconda del loro costo, è possibile prediligere direttamente un nuovo modello di condizionatore.

Troppi guasti del condizionatore

La sostituzione di quest’ultimo può avvenire anche quando hanno luogo troppi guasti in poco tempo. In questi casi infatti anche un’assistenza sempre presente può essere inefficace e si preferisce quindi un condizionatore nuovo e funzionale, soprattutto per risparmiare sui costi di riparazione sempre più frequenti.

Utilizzo di freon R-22

Si consiglia la sostituzione di questo dispositivo qualora utilizzi freon R-22, precedentemente eliminato dal mercato.
In questo caso è necessario sostituire il proprio condizionatore con un nuovo modello di refrigerante, soprattutto se si hanno grossi problemi.
Infine, si raccomanda la sostituzione del dispositivo ad aria quando non riesce più a garantire un ambiente confortevole e freddo nella propria casa. In questo caso infatti la funzionalità del condizionatore d’aria è stata del tutto compromessa e si ha la necessità di sostituirlo.

La riparazione: quando può essere estesa e costosa

Le riparazioni possono aumentare col passare del tempo per il proprio condizionatore. Nello specifico, i costi della riparazione possono aumentare soprattutto quando l’età del proprio condizionatore aumenta e supera i 10 anni.
In questi casi specifici il costo delle riparazioni può anche raggiungere il 50% del suo valore. La manutenzione può avere un impatto, a seconda di come viene effettuata e con quanta costanza, sul condizionatore e in particolare sulla sua efficienza, aspettativa di vita ed affidabilità. Nel 50% dei casi infatti i condizionatori tendono a guastarsi o ad avere malfunzionamenti anche gravi a causa di una mancata manutenzione costante o effettuata correttamente.
Per effettuare una manutenzione regolare e corretta, evitando quindi del malfunzionamenti che possono portare a spendere grandi quantità di denaro in riparazioni presso le assistenze apposite, è consigliabile svolgere i seguenti passaggi:

  • Mantenere l’unità esterna completamente priva di detriti o piante in crescita;
  • Chiamare l’azienda installatrice al fine di effettuare la messa a punto una volta all’anno;
  • Cambiare il filtro almeno ogni uno o tre mesi.

Grazie a questa manutenzione regolare e costante sarà possibile avere un condizionatore che funge più a lungo e in maniera perfetta, con poche riparazioni da effettuare. Si può arrivare a un massimo di età pari ai 15 anni con una buona funzionalità e minori costi di riparazioni elevati. Qualora la manutenzione non venga svolta in maniera adeguata, sarà invece necessario sostituire il condizionatore prima del tempo giusto, nonostante i costi di riparazione sostenuti.