Le fonti di energia rinnovabile, oggi, sono uno degli argomenti che più interessano il dibattito pubblico e scientifico visto che sono in grado di riuscire a fornire energia elettrica in maniera molto simile a quanto fatto dalla combustione o dai mezzi tradizionali, con il vantaggio però di non inquinare ed essere praticamente inesauribili. Nello specifico, l’energia solare è forse la fonte rinnovabile che più può essere definita in questo modo: sempre presente, inesauribile, pulita al 100% perché non comporta emissioni di cO2 o altre polveri sottili.
L’energia solare per essere utilizzata correttamente deve, prima, essere intrappolata in maniera corretta tramite una serie di strumenti diversi. Negli ultimi anni, la scienza e l’ingegneria sono riusciti a fare notevoli progressi circa, ad esempio, i pannelli solari, migliorando nello specifico la loro durata ed efficienza. In realtà, questi ultimi sono solamente alcuni fra i tanti sistemi per incamerare e sfruttare l’energia solare.
Energia solare: cos’è e come si recupera
Naturalmente, l’energia solare è quella forma di calore che la stella del nostro sistema solare emette sotto l’aspetto di radiazione solare. In un certo senso, si può parlare di questa fonte energetica come una di quelle primarie del pianeta e che riesce a farvi derivare quasi tutte le altre, anche quella geotermica. Recuperata, l’energia solare è attualmente sfruttata in diversi modi. Ad esempio, è impiegata per generare energia elettrica tramite l’effetto elettromagnetico e, dall’altro, permette di riscaldare l’acqua tramite l’energia termica. A seconda della tipologia di sistema di accumulo, il risultato è diverso.
Ogni giorno il sole irraggia circa 50 milioni di GW con una distribuzione praticamente regolare su tutta la superficie terrestre. Sul nostro pianeta, in base alla distanza e alle temperature esterne, arriva una quantità di energia solare radiante pari a 1,4 kW al metro quadrato. Sono, attualmente, tre i modi attraverso cui si recupera energia elettrica dal sole:
- impianto a pannelli fotovoltaici;
- impianto solare termico;
- impianto solare termodinamico.
I pannelli fotovoltaici, naturalmente, sono i sistemi più diffusi e apprezzati per recuperare l’energia dal sole e ottenere elettricità. Il pannello solare assorbe la radiazione solare composta dai fotoni, i quali interagiscono con gli elettroni negli atomi di silicio creando flussi elettrici di corrente continua. Questi vengono poi convertiti dall’inverter, che generano elettricità che può essere sfruttata dalle linee casalinghe.
Il sistema solare termico, invece, permette di utilizzare il calore catturato dai raggi del sole per riscaldare, appunto, le abitazioni e fornire al contempo anche acqua calda da impiegare per i sanitari come doccia, bidet etc. In questo impianto, il collettore è collegato a un serbatoio di accumulo e dalla presenza di parecchie centraline. Quando l’impianto cattura il sole, viene riscaldato il fluido termoconvettore e poi trasferito al sistema di distribuzione.
In ultimo, il sistema per l’accumulo di energia solare di tipo termodinamico è molto complesso. Viene utilizzato integrandolo soprattutto in pompe di calore. In un certo senso, questo tipo di impianto supera i limiti presenti con l’assenza del sole, perché utilizza l’energia di quest’ultimo insieme a gas e altri prodotti.
Vantaggi e caratteristiche
Scegliere un impianto a energia solare di qualsiasi tipo, naturalmente, è parecchio vantaggioso per creare energia elettrica pulita. Oltre a ridurre la propria impronta carbonica, in questo senso, è anche possibile risparmiare sulla corrente elettrica, perché l’energia consumata in questa maniera è meno costosa. Per favorire il passaggio ai sistemi di accumulo dell’energia solare, comunque, esistono diversi incentivi e agevolazioni fiscali che possono essere utilizzati. Per effettuare un giusto investimento, è importante affidarsi a specialisti.