Il lavaggio della caldaia è una procedura di pulizia dei tubi dalle incrostazioni e dai depositi. L’acqua infatti, al proprio passaggio, lascia dei residui di sabbia e calcare che con il tempo possono accumularsi e intaccare le tubature, o semplicemente ostruirle.
Quando i tubi vengono intaccati e incrostati, la caldaia spreca energia e di conseguenza i costi nella bolletta del gas aumentano. Peggiora, inoltre, il riscaldamento della casa. Nel caso di accumuli di lungo periodo, invece si può arrivare a malfunzionamenti anche importanti che richiederanno interventi costosi o addirittura la sostituzione della caldaia.
Quando fare il lavaggio della caldaia
Il tempo ideale per una pulizia regolare della caldaia è stimato in un lasso di tempo di due o tre anni al massimo. Ogni due o tre anni è bene investire nella pulizia dei tubi da incrostazioni e ostruzioni per la caldaia e per i radiatori. Anche i radiatori, infatti, richiedono questo tipo di manutenzione. Questo a causa del calcare che si forma nei passaggi e che finiscono con l’inficiare la produzione di calore con spreco di energia e costo.
Come funziona il lavaggio della caldaia
Il lavaggio della caldaia e dell’impianto, inclusi gli eventuali radiatori, consiste in un’immissione di acqua ad alta pressione con un apposito macchinario. Questo unito a solventi chimici specificamente creati per questo tipo di operazione. Si tratta di un lavoro molto specializzato che possono fare solamente i tecnici attrezzati e regolari. Si tratta, infatti, di andare a scrostare particelle di calcare e depositi da impianti molto delicati.
Quando è obbligatorio
Il DPR 59/2009 ha imposto una serie di azioni volte al risparmio energetico, alla limitazione dell’inquinamento e alla sicurezza degli impianti. Tra queste vi è l’obbligo di pulizia della caldaia.
È obbligatoria la pulizia degli impianti quando questi sono nuovi, sia se si tratti della sola caldaia nuova, sia che sia tutto l’impianto. In questo caso è necessario farla in modo che l’impianto non contenga residui e funzioni subito al meglio.
La pulizia della caldaia e degli impianti è inoltre obbligatoria quando si prevedono ristrutturazioni dell’immobile che coinvolgono anche gli impianti di riscaldamento.
Quando è consigliato
Abbiamo spiegato che è bene fare la pulizia ogni due o tre anni. Ci sono però anche situazioni particolari in cui è consigliato intervenire immediatamente per non rischiare problemi in futuro.
È bene rivolgersi a uno specialista e prenotare una pulizia degli impianti di riscaldamento quando il termosifone non si scalda adeguatamente. Soprattutto se si notano parti più calde parti più fredde, probabilmente sono dovute a ostruzioni. Anche radiatori che si scaldano più lentamente del normale sono un segnale di inefficienza causata da incrostazioni. Questo vale anche per stanze che non vengono scaldate come le altre. In questo caso il problema potrebbe non essere necessariamente nei radiatori quanto nei tubi di collegamento.
Infine, una delle cause per cui si consiglia una pulizia della caldaia a prescindere dal tempo trascorso dall’ultima effettuata, è se si nota che la caldaia produce rumori. Se la caldaia risulta stranamente più rumorosa allora andrà innanzitutto effettuato un controllo, ma probabilmente la motivazione sarà un accumulo di calcare che ne impedisce il corretto funzionamento.
Per risparmiare sul costo del gas in bolletta, per mantenere una casa correttamente riscaldata e confortevole, e per non incorrere in rischi e malfunzionamenti, è bene affidarsi a tecnici specializzati e periodicamente, con la revisione, effettuare una buona pulizia della caldaia e dell’impianto di riscaldamento fino ai radiatori. Il costo nel lungo periodo si rivelerà molto minore sia per quanto riguarda le spese di riscaldamento, sia per gli interventi straordinari che una caldaia non manutenuta adeguatamente richiede.